Opal presenta la sua etichetta discografica esordendo con un mixtape di 4 tracce, Neuroticism, inserendosi in un progetto multidisciplinare ideato nel 2020 da Fabio Zof (imprenditore e promoter), Francesco Velardi (dj) e Vittorio Valigi (Art Director), con l’intento di mettere in relazione diversi codici artistici. E ci sono riusciti.
Neuroticism, distribuito da Ultrasuoni Records, è da considerarsi la cellula evolutiva di un ideale progettuale dalle ambizioni cosmiche riflesse in un continuo confronto e scambio tra più essenze; celebrazione di espansioni visionarie co-dirette in un viaggio sonoro tra percezione e analisi acustiche d’effetto.
Ascoltarlo significa promuoverlo in un nuovo ruolo, in prima fila, tra gli assetti extra culturali di genere, capaci di inglobare la centralità di un’elettronica di ricerca rivolta ad una “disciplinata incoscienza” creativa e multilaterale. È chiaro l’obbiettivo di qualificare l’ascolto denudandolo da vesti manageriali per (ri)scoprirlo attraverso un lavoro d’avanguardia direzionato, unicamente, alla cura e alla perfezione del suono.
Neuroticism risulta così essere un primo processo trasformativo confezionato da QR Code, duo francese composto da IDL e Rubens, che dopo una partenza modulata esonda in “perimetriche” elaborazioni acustiche, raddoppiate nelle metrature creative di un luogo culturalmente iper urbano: elementi indipendenti che coincidono pienamente con la linea pensata ed elaborata da Opal.
t-mag, sedotto dalla cifra evolutiva e sperimentale con cui la label si propone, ha incontrato i tre fondatori di Opal per sapere di più sul suo presente-futuro:
Descritto come un viaggio sonoro che si moltiplica tra cuore e testa, tanto da stabilire una corrispondenza creativa tra impulso acustico e lentezze riflessive, qual è stata l’ambizione originaria e che direzione progettuale intendete percorrere per l’etichetta?
F: L’idea di introdurre l’etichetta è nata verso la fine del 2021, dopo più di un anno dall’inizio. Opal è nato come progetto multidisciplinare: dalla vendita di dischi, ai party, alle produzioni dentro e fuori il nostro studio con realtà affiliate alla musica e non. La decisione di aprire una label ha ampliato la nostra via progettuale, dando vita ad una nuova avventura fatta di ricerca sui producer e sui nuovi suoni della musica elettronica. La prima release è stata ponderata per tutto il 2022, lavorando a fianco dei QR Code (Rubens & IDL) per più di 12 mesi, con il supporto anche di altri amici professionisti che hanno contribuito alla realizzazione dell’EP.
L’inserimento nell’assetto discografico europeo rientra negli sviluppi futuri di una vostra visione lavorativa?
F: La mission è identificarci nell’assetto discografico dando una nostra visione di suono e lavorando con i producer che più rappresentano quella che è l’identità di Opal, non avendo fretta di sfornare per forza hit o dischi periodici, ma concentrandoci più sulla qualità di ciò che andremo a proporre. No rush.
Tra diversità di generi musicali e più identità artistiche e sonore, già residenti in Opal, la cifra stilistica dell’etichetta ha un limite esplorativo o si aprirà sempre di più ad una selettiva cura d’ascolto nei confronti del nuovo?
F: Sicuramente confrontarsi con chi è nel game da prima di noi è un fattore molto importante, ci sono delle etichette che rispettiamo e che hanno un approccio avanguardistico dalle quali abbiamo imparato molto. Trovare un proprio stile non è facile, ma è proprio lì che ci si distingue.
Cos’altro aspettarci nei progetti futuri di Opal? Il progetto, nato e cresciuto a Milano, sta cercando casa anche all’estero?
Tutti: È possibile vedere delle collaborazioni all’estero, ma Milano rimane la nostra casa. Opal nei prossimi mesi darà vita ad altri progetti che, come l’etichetta, daranno modo al brand di crescere sotto più aspetti. Non vediamo l’ora di mostrarveli!
Bandcamp
ENG VERSION
Opal presents its record label debuting with a mixtape of 4 tracks, Neuroticism, entering a multidisciplinary project conceived in 2020 by Fabio Zof (businessman and promoter), Francesco Velardi (dj) and Vittorio Valigi (Art Director) with the intention of connecting different artistic codes. And they did it.
Neuroticism, distributed by Ultrasuoni Records, is to be considered the evolutionary cell of a design ideal with cosmic ambitions reflected in a continuous comparison and exchange between more essences; celebration of visionary expansions co-directed in a sound journey between perception and acoustic effect analysis.
Listening to it means promoting it in a new role, in the front row, among the extra cultural structures of gender, capable of incorporating the centrality of an electronic research aimed at a creative and multilateral "disciplined unconsciousness". It is clear the aim of qualifying listening by stripping it of managerial clothes to discover it through a work of avant-garde directed, uniquely, to the care and perfection of the sound.
Neuroticism thus turns out to be an initial transformative process packaged by QR Code, a French duo composed of IDL and Rubens, which from a slow and modulated initial approach floods into 'perimetric' acoustic processing, doubled in the creative metres of a culturally hyper-urban place: independent elements that fully coincide with the line designed and elaborated by Opal.
t-mag seduced by the evolutionary and experimental figure with which the label proposes met the three founders of Opal to learn more about its present-future.
Described as a sound journey that multiplies between heart and head, so as to establish a creative correspondence between acoustic impulse and reflexive slowness, what was the original ambition and what design direction do you intend to follow for the label?
F: The idea of introducing the label was born in late 2021, more than a year after the beginning. Opal was born as a multidisciplinary project: from the sale of records, to parties, to productions inside and outside our studio with realities affiliated to music and not. The decision to open a label has expanded our design path, creating a new adventure of research on producers and new sounds of electronic music. The first release was considered throughout 2022, working alongside QR Code (Rubens & IDL) for more than 12 months, with the support of other professional friends who contributed to the EP.
Is inclusion in the European record structure part of the future development of your work vision?
F: The mission is to identify ourselves in the record structure by giving our own vision of sound and working with the producers who most represent Opal's identity, not being in a hurry to churn out hits or periodic records, but concentrating more on the quality of what we are going to propose. No rush.
Between the diversity of musical genres and multiple artistic and sonic identities already living in Opal, does the label's stylistic signature have an exploratory limit or will it open up more and more to a selective listening care for the new?
F: Surely confronting those who are in the game before us is a very important factor, there are labels that we respect and that have an avant-garde approach from which we have learned a lot. Finding your own style is not easy, but that’s where you stand out.
What else can we expect in Opal's future projects? Is the project, born and bred in Milan, also looking for a home abroad?
Everyone: We may see collaborations abroad, but Milan remains our home. In the coming months, Opal will give life to other projects that, like the label, will allow the brand to expand in more ways than one. We can't wait to show you!