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VIDEORAVE di Samuele Maoloni


Nel 1979 un profetico Trevor Horn cantava con il suo gruppo, The Buggles, “Video Killed The Radio Star” esponendo ironicamente il fatto che i video promozionali realizzati per alcune canzoni fossero la nuova tendenza del futuro e che la musica si sarebbe fruita più via video che via radio. Ben presto i fatti diedero ragione ad Horn.


Ad agosto del 1981 negli USA una joint venture tra Warner ed American Express decise di investire in questo promettente mercato: nasce così MTV (Music Television) un’emittente via cavo che si occupa di trasmettere 24 ore su 24 video musicali e non a caso il primo video trasmesso era stato appunto “Video Killed The Radio Star” dei Buggles. MTV cresce esponenzialmente nel corso degli anni decidendo di espandersi oltreoceano alla conquista del Vecchio Continente con il debutto della filiale europea MTV Europe nel 1987, nata da un accordo tra British Telecom e Viacom International che permette di coprire tutta l’Europa tramite il circuito satellitare e soltanto sul finire degli anni ’90 MTV deciderà di dislocarsi più localmente creando varie emittenti nazionali e transnazionali (MTV Italia, MTV Adria, MTV Nordic etc.).




In quegli anni House e Techno travolgevano il Regno Unito, l’Acid House diventava la colonna dei primi rave della Second Summer Of Love e MTV non rimase a guardare buttandosi a capofitto in questo mondo. Nascevano così storiche rubriche musicali come Party Zone, Chill Out Zone ed MTV Dance sotto la guida artistica di James Hyman fino al 2000. Dopo l’abbandono di Hyman, Party Zone e Chill Out Zone continueranno ad essere trasmesse solo come rotazioni video in alcune emittenti nazionali di MTV come, ad esempio, MTV Adria che si occupa di coprire tutto il territorio balcanico.

Party Zone nasce come trasmissione dedicata al mondo del club, promuovendo artisti, dischi ed eventi. Nei primi anni si concentrò maggiormente sulla scena underground ma poi estese man mano la propria gamma video includendo anche videoclip di hit Eurodance diventando così un programma completo dedicato alla musica elettronica nella sua completezza. Party Zone inoltre è una rubrica vera e propria condotta da vjs (così venivano chiamati i conduttori di MTV) con speciali, interviste e anche megamix realizzati da Hyman stesso in collaborazione con le varie label o artisti. Il primo megamix realizzato come “The Party Zone Massive” è stato “Techno” assieme ai Coldcut e trasmesso su Canal + nel 1992.


Molti sono stati gli artisti intervistati dalla iconica vj di Party Zone, Simone Angel, tra questi: Aphex Twin, Jean Michel Jarre, Chemical Brothers, Moby e molti altri

Negli ultimi anni di vita Party Zone è diventata una rubrica di sola rotazione musicale e i megamix verranno relegati ad una trasmissione a parte “MTV Megamix” che debutterà nel 1999 con il “Party Zone Megamix ‘99” suddiviso in vari volumi e trasmessi per celebrare il passaggio agli anni 2000.


Chill Out Zone nasce invece nel ’93 diventando la rubrica di punta sulla musica elettronica ed alternativa più ricercata, forgiando occhi ed orecchi di molti nottambuli e di persone che si preparavano per andare nei locali, ritagliandosi così nella memoria delle persone uno status di trasmissione leggendaria grazie specialmente ai video trasmessi.



Un discorso diverso va affrontato invece per la Germania poiché MTV in quegli anni non riuscì ad entrare nel mercato audiovisivo tedesco per un piccolo ma grande problema: MTV trasmetteva esclusivamente in lingua inglese, cosa poco gradita in Germania a quei tempi. Per risolvere questo problema in Germania si creano letteralmente “la propria MTV” e nel 1993 debuttava nelle tv di tutta Germania un nuovo canale musicale, VIVA Television, il cui obiettivo era quello di fornire trasmissioni in tedesco a supporto della propria scena elettronica e non, diventando famoso per trasmissioni come VIVA Hausfrau, una delle

trasmissioni di punta per i seguaci della scena elettronica tedesca condotta per molti anni da Mate Galic e Sabine Christ e tra i vari ospiti possiamo ricordare dj e produttori come Hell, Electric Indigo, Mike Ink, Carl Cox, Laurent Garnier e molti altri che sono passati di lì per un intervista o per un breve mix. VIVA Television ha trasmesso con maxi-dirette giornaliere ogni singola immagine dei due principali festival tedeschi del tempo: la Love Parade e il Mayday. Grazie alle loro telecamere tutti quanti erano partecipi di questi due eventi ed in tempi dove la Rete era agli albori e lo streaming inesistente canali come MTV e VIVA Television erano di fondamentale importanza.


Con l’evoluzione della Rete e del boom dello streaming audio-video (consolidato anche dalla recente pandemia), la televisione ha perso buona parte del suo pubblico costringendo le emittenti a rivedere la propria programmazione, lasciando la musica ad Internet e con questo progressivo cambio di mezzo di fruizione, abbiamo assistito al crollo di un monumento come MTV che si è spostato totalmente sul pubblico generalista propinando trasmissioni di dubbio gusto ma che rendono a livello di auditel. VIVA Television purtroppo non riesce a rimanere a galla e nel 2018 ha dovuto cessare le trasmissioni dopo venticinque anni di attività.


Seppur molte trasmissioni musicali sono state abbandonate alcune però sono rimaste nel corso del tempo, grazie agli sforzi degli autori stessi o grazie a persone che talmente legati ad essa hanno deciso di riesumarla e ricontestualizzarla ai giorni nostri. Questi due esempi sono: Electronic Beats e Chill Out Zone Massive.

Electronic Beats nasce come trasmissione dedicata alla musica elettronica e sponsorizzata dal colosso delle telecomunicazioni tedesco, T-Mobile andando in onda nei primi 2000 sul canale VIVA Zwei. Dopo la chiusura di Viva Zwei per un breve periodo Electronic Beats è andato in onda sul canale principale per poi essere rimosso dal palinsesto. I produttori della trasmissione decidono così di lanciare una versione in DVD titolata Slices dove effettuavano principalmente interviste o approfondimenti su artisti, etichette e produttori di strumenti musicali, iniziando ad avviare contemporaneamente l’omonimo canale YouTube portando Slices sulla Rete. Ora Electronic Beats continua la sua attività su Internet proponendo interviste, rubriche tecniche e molto altro dedicato totalmente alla scena elettronica.

Chill Out Zone Massive invece è quello che si potrebbe considerare come “il naturale sequel non ufficiale” di Chill Out Zone, pubblicando delle selezioni musicali mensili con le nuove uscite degli artisti odierni accompagnati da video degni della trasmissione originaria che ha tenuto incollata davanti alla televisione tanti appassionati del genere.


Finora abbiamo visto come la televisione prima e internet poi sono stati fondamentali per promuovere quella che era una scena elettronica in via di consolidamento e che ora invece è ben salda ma tutt’ora il video rappresenta un ottimo veicolo promozionale. Agli albori però non si poteva contare su nessun canale promozionale e tali canali bisognava crearseli ed è così che sono entrati in gioco i videomix, quelli che in nostra opinione sono la vera essenza del “Videorave”.



Tra la seconda metà e la fine degli anni ’80 la computer grafica (abbreviata CGI) aveva fatto dei passi da gigante e con delle workstation apposite (una su tutte le Silicon Graphics) era possibile dare spazio alla propria creatività tramite la modellazione tridimensionale. Tuttavia, queste workstation erano molto costose e soltanto grazie al boom dell’home computer Amiga della Commodore e alla comparsa delle prime schede video con supporto alla grafica 3d, si era riuscito a fare entrare la computer grafica nelle case di tutti facendo nascere così i primi videomix e videoalbum.

Capolavori come Eurotechno e The Evil Acid Baron Show, curati dai Future Sound Of London come Stakker, sono ancora impressi negli occhi di tutti e nei primi anni ’90 ne vengono pubblicati degli altri come la super avventura cyberdelica Global Chaos di KT & Hex sulla Ninja Tune oppure Dance In Cyberspace del compianto Guru Josh con l’alias Dr. Devious.


Al di là di questi esempi di videoalbum, il videomix è stato il formato vincente che ha accontentato tutti dai fruitori alle televisioni stesse poiché quest’ultime grazie a degli accordi potevano trasmetterne alcuni frammenti. La serie più accclamata è stata rappresentata sicuramente dai mix della tedesca Studio !K7 che con la sua trilogia 3Lux prima e la serie X-Mix poi ha dominato interamente questo settore portando anche alcuni dei suoi estratti in televisione. MTV e VIVA Television, infatti, trasmettevano spesso alcuni dei brani presenti nei vari mix in questione, aumentando notevolmente la visibilità sia degli artisti che dei graphic designer che realizzavano questi videomix.


Questi mix sono l’esempio lampante del concetto di “VideoRave”: un viaggio cyberdelico visivo che accompagna i ritmi e le melodie elettroniche della musica pubblicata durante quegli anni.

Il video non è stato fondamentale soltanto per la musica pop nel creare una nuova tendenza, quello dei canali televisivi dedicati alla musica come MTV o molti altri canali nazionali (come Videomusic in Italia) ma lo è stato e lo è altrettanto nella Rete anche per la musica elettronica sia da club sia d’ascolto.

Per fornirvi un’esperienza completa troverete di seguo alcuni videoclip trasmessi da MTV all’epoca di Party Zone e Chill Out Zone per rivivere un po’ di “sana Music Television” e inoltre tra questi video scelti troverete tutta la trilogia completa dei 3Lux e alcuni X-Mix della Studio !K7.


Mettetevi comodi, che il VideoRave abbia inizio

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