#reading weeks - issue n.2 JAPANISM
Escludete la prima cosa che vi viene in mente pensando al Giappone.
Sushi, manga, anime, fiori di loto, musica rilassante, kimono.
Dimenticatevi tutto questo.
In questo numero vogliamo raccontare il lato più nascosto del paese del Sol Levante, quello che non si legge nelle guide.
Quel lato che in pochi conoscono e che noi invece vogliamo rendere di pubblico dominio.
Acquista qui:
ISSUE 2 /JAPANISM | T-MAG (t-magazine.it)

estratto da WORLD’S ICONS - REAL SCENES: TOKYO | RESIDENT ADVISOR
Penso che ballare faccia parte della vita umana e della religione sin dall'epoca
preistorica. Gli uomini mangiano si riproducono e dormono... e ballano. Fa parte
della vita umana e dell'istinto umano. Ora, un istinto e desiderio umano
elementare è soggetto a controllo dalla legge, e non è giusto che la nazione sia
minacciata in questo modo.
Io penso, e come me molta gente che viene a Tokyo per andare all’università o
per lavoro, che queste persone siano molto sole. Penso che per queste persone i
club siano luoghi necessari, una sorta di seconda casa.
Entro il 2050 ci si aspetta che il 40% della popolazione avrà più di 65 anni, e
questo dato porterà gravi implicazioni, rispetto a come sarà il futuro del
Giappone
Per esempio, potrei urlare proprio ora. Già così sono riuscito a cambiare il futuro che si prospettava
fino a un secondo fa.
5... 4... 3... 2...1 Azione.
Buonasera a tutti, sono Ryo IsoBe, e questo programma si chiama
"Talking about the Fueiho"
Signor Saito, lei è stato molto attivo in questo dibattito sin dal suo inizio, era circa
il 2010, giusto? Cosa ne pensa dei problemi che ci sono al momento riguardo i
club e la Fueiho? La Fueiho è una legge che regola l'industria dell' intrattenimento
giapponese. Il caos e il disordine regnavano nel clima post-bellico, e la legge è
stato un tentativo di controllare la prostituzione. I club, dove si ballava, erano una
sorta di focolaio per la prostituzione, quindi ballare e le altre forme di
intrattenimento furono bandite.
Gli unici luoghi in cui era autorizzato ballare in pubblico, erano quelli che
rispettavano delle certe dimensioni, luoghi senza sovrastrutture, completamente
aperti. Solo così queste piste potevano essere autorizzate alla danza. Quindi
stiamo parlando di posti molto ampi, in una realtà in cui i luoghi stretti sono
generalmente la norma.
Molti dei grandi club a Tokyo non hanno i permessi. Non possono neanche
averli. La gente che va nei club inizia in modo naturale a ballare quando la
musica parte e il locale si riempie. Certamente la gente ballerà e si divertirà, ma
in Giappone questo non è permesso attualmente dalla legge. C'è un'area a
Osaka chiamata Amerikamura dove ci sono molti club, ed è capitato che qualcuno venisse ucciso in uno di questi. Da qui, molti altri club sono stati presi
di mira. In un anno oltre 60 persone sono state arrestate, hanno fatto irruzione in
circa venti club e molti locali sono stati chiusi.
Poco dopo la polizia ha iniziato a chiudere tutti i club a Osaka a causa della
Fueiho. Ero un DJing all’Amerikamura, loro sono entrati e hanno acceso le luci.
Era molto triste e mi è sembrato molto violento. Mi ricordo di essermi sentito
molto frustrato.
Ciao... si... si... Ok, posso aggiungere Koichi alla lista degli invitati?
Non sono solo io ma molte altre persone che lavorano nei club, sentono che non
vogliono avere niente a che fare con la Fueiho. L'hanno praticamente ignorata
finora, perché non c'erano problemi nel farlo. Dato che questa legge ha iniziato a
essere applicata, ci sono state molte discussioni a riguardo, ma ci sono ancora
molte cose che non siamo in grado di dire liberamente a riguardo della Fueiho.
Anche se sto parlando con te in questo momento in un'intervista, sto scegliendo
accuratamente le mie parole.

Non sono solo le leggi Fueiho, la scena dei club di Tokyo in generale non è in
buone condizioni.
Io penso che una delle cose che sta affrontando la società giapponese in questo
momento, così come tutte le società nel mondo... entro il 2050 ci si aspetta che il
40% della popolazione avrà più di 65 anni, e questo dato porterà gravi
implicazioni, rispetto a come sarà il futuro del Giappone.
Credo che il numero di persone che va nei club andrà diminuendo a Tokyo.
Senza le energie dei giovani, i club non saranno più così frequentati, quindi sono
un po' preoccupata riguardo il futuro della cultura giovanile, con il declino dei
tassi di nascita e quindi sempre meno giovani.
Il club Raft ha aperto nel 2008. Domani ci sarà il party per il quinto anniversario
dall'apertura del locale, ma sarà anche l'ultima serata. In questi cinque anni è
andata sempre bene, ci sono stati dei ricambi significativi nel nostro staff. Per la
maggior parte è dovuto ai matrimoni, alcuni dei nostri hanno avuto dei bambini.
Quindi penso che l'invecchiare della società stia avendo decisamente un grande
affetto. Sta diminuendo il numero delle persone giovani, e questo è letale per la
situazione in cui siamo in questo momento, ma l'unica cosa che possiamo fare e
chiedere a ogni individuo in Giappone di avere molti bambini. Anche io farò del
mio meglio a riguardo.
Per quanto riguarda tentativi di cambiamento, di innovazione, senza aiuto
esterno, cosa più importante… penso che il caso più eclatante che mi sia
capitato, è quello di Naohiro Ukawa.
È completamente pazzo ma è anche un genio.
Dommune è un canale live streaming e anche uno studio a Shibuya, Tokyo.
Trasmettiamo live al mondo, ma c'è anche uno studio fisico. L'idea è quella di
permettere a chi ci vede di sbirciare dal lunedì al giovedì, in altre parole 4 giorni a
settimana, vedere un talk show di due ore, e tre ore di set musicale.
L'obiettivo di Dommune non è quello di far passare l'idea del caporedattore agli
ascoltatori, ma vogliamo fornire una piattaforma in cui far parlare tutte le persone
che si intendono di certi argomenti, e trasformarlo in un programma, per far
passare queste informazioni a tutto il mondo.
Questa è la nostra azione contro la Fueiho.
Non lo sta facendo per i soldi, per il suo 50%, lo sta facendo perché gli importa,
gli importa della situazione. E non ci sono molte persone qui che sono così
altruiste, a cui importa veramente ciò che accade. Ama davvero questo
ambiente, è quello che fa va a ricostruire l'ambiente, lo va a migliorare. Ci sono
poche persone che ci tengono veramente, ed è questo l'importante per me.
C'è una cosa che diventerà importante, ed è una frase che dice "puoi ancora
farcela" è di un artista manga giapponese chiamato Takashi Nemoto. Questo è
un messaggio molto importante da far passare agli artisti underground. Penso
che questo motto “puoi ancora farcela” sia fantastico, perché credo che queste
parole ti diano la volontà, la tenacia, il coraggio di fare un passo verso il futuro,
anche quando non sei in grado di scorgere il successo davanti a te.
Per favore, parlaci degli aspetti positivi della scena dei club a Tokyo. Tu riesci a
unire tantissima gente che viene da tutto il Giappone.
I club sono il tipo di luogo in cui la gente proveniente da tutti i luoghi, gente che fa
cose diverse, e si riunisce. Tutti i tipi di idee creative si uniscono. Questa cosa
non si vede negli altri luoghi ma accade tutti i giorni nel club.
Io penso, e come me molta gente che viene a Tokyo per andare all’università o
per lavoro, che queste persone siano molto sole. Penso che per queste persone i
club siano luoghi necessari, una sorta di seconda casa.
David Mancuso ha detto qualcosa di simile quando ha creato il Loft. Era orfano,
e ha avuto l'esperienza formativa di incontrare tutti i tipi di persone, che si
riunivano insieme per sentire della musica all'orfanotrofio.
Come percepiscono questo ambiente tutte quelle persone che non sono
interessate a frequentare i club? Ci sono dei fraintendimenti da parte del grande
pubblico e dei politici?
Le idee sono diffuse attraverso i media, esempio dicendo che un club è stato al
centro dell'attenzione, perché c'è stata violenza o per questioni di droga, e
quando queste storie sono diffuse la gente comincia a vedere i club come posti
veramente spaventosi.
Stanno cercando di reprimere le persone. Come si faceva nei tempi di guerra.
Percepisco proprio questo ora. C’è una tendenza in Giappone ad assumere che
ciò che dicono le istituzioni sia giusto, è da molti anni che la gente giapponese si
comporta così.
I giapponesi sono molto conservati dal punto di vista culturale. Non si
comportano diversamente nel momento in cui si trovano in un club che fa ad
esempio musica elettronica. Sono concentrati sulla musica, è tutto ciò che conta,
si trovano tutti nello stesso luogo, sono tutti uguali in quel momento.
Sta diventando davvero difficile gestire un club e i media stanno provando a
mostrare che non sono luoghi positivi, parlando solamente degli aspetti negativi
nei telegiornali. Stanno cercando di fare il lavaggio del cervello alla popolazione.
Il locale Seco bar è un po' distante dalle strade affollate di Shibuya. Questa
quaggiù è l'entrata del Seco. Conduce al seminterrato....
Questo è il poster di una festa che non abbiamo potuto fare. Ho un sacco di
ricordi qui. Se ci penso ora mi sento veramente emotivo. Questo è proprio il bar
del Seco bar. I clienti si mettevano in fila qui per comprare da bere. Ora nessuno
viene e nessuno compra da bere. Questo mi rende un po' triste.
C'erano molte persone che sono state deluse dalla chiusura del locale. Avevamo
costruito delle relazioni molto forti.
Anche se non abbiamo avuto nessuna irruzione della polizia abbiamo visto cosa
è successo agli altri club e che rischi c'erano, così abbiamo preso delle
contromisure.
È stato fantastico quando abbiamo avuto l'after party con Ricardo Villalobos al
Seco. Sì, quella festa racchiudeva esattamente l'essenza del Seco bar. E in
particolar modo mi ricordo quel momento perché stavo per essere ucciso dalla
Yakuza. Se penso al Seco bar, a come era in passato, mi viene da piangere.
Quindi non ci posso pensare, mi metterei a piangere perché stavo quasi per
morire.
Sì, chiuderemo a causa della Fueiho, cercheremo di cambiarla, o cercheremo di
cambiare ciò che facciamo. È un'opportunità il fatto di pensare a queste cose, e
spero che possa essere da spunto per l'intero ambiente musicale giapponese,
per cambiare modo di pensare.
Penso che sia tempo di cambiare la legge. Non è adatta al giorno d'oggi. Ci sono
tanti tipi di persone che lavorano veramente duro per cambiare la Fueiho.
La legge esiste e le persone che ne pagano le conseguenze hanno bisogno di
motivazione, per incoraggiare il cambiamento, per far sentire le loro voci e
realizzare il tipo di ambiente in cui il cambiamento è possibile.
Un anno fa ha preso il via un movimento chiamato “Let's dance”. È una
campagna che incoraggia il rovesciamento della Fueiho, che raccoglie firme in
gran parte da gestori di club, artisti, da presentare poi al governo. Abbiamo fatto
del projection mapping sulle pareti del palazzo del governo di Kyoto, c'erano
delle immagini e dei Dj che suonavano. Abbiamo creato una pista di fronte al
governo di Kyoto, era una performance artistica contro la Fueiho.
Se la società giapponese avesse imparato ad accettare i club, la musica dance
come una parte rispettabile della cultura, la legge Fueiho sarebbe già stata
abbandonata tempo fa.
È davvero difficile cambiare il sistema ora come ora. Ma io penso che la legge
Fueiho debba essere cambiata. Questo è il punto principale. La polizia ha fatto
tutto questo senza cambiare la legge ma il fulcro della Fueiho è la legge morale,
e quando si tratta di moralità, cos'è la giusta morale? È un concetto che cambia
nel tempo.
Gran parte dell’impegno del movimento Let's dance è stato quello di
rappresentare come “morali” i ballerini, la cultura musicale, gente che vuole
semplicemente divertirsi, attraverso i loro corpi. Siamo veramente delle persone
immorali, persone cattive? Capisci cosa intendo? Vorremmo semplicemente non
rientrare nella legge Fueiho, Ecco cosa chiediamo. Siamo solo gente onesta,
della classe media, che vuole ballare.
Questo è il club Asia, poi abbiamo il Sax Hotel dall'altra parte della strada, poi se
seguiamo questa via incontreremo un altro paio di locali. Questi sono una sorta
di club frequentati dai piani alti, si trovano vicino agli hotel.
Le leggi Fueiho e Fusoku riguardano il codice morale, e lo scopo di queste leggi
è molto più ampio, riguarda anche le basi morali di alcuni lavori come la danza
per fini sessuali.
"Sicuro è protetto", così si definisce questo club per dire che rispetta la legge
Fueiho, come per dire che è un'attività autorizzata dalla legge.
Anche prima di questa crisi che ha colpito la scena musicale e gli altri ambiti, da
10 anni c'erano già state delle restrizioni sul lavoro sessuale in Giappone.
Questo ha portato ad avere molte più persone che lavorano individualmente in
questo business, e come risultato ci sono stati molti casi di aggressioni a
lavoratori sessuali, perché sono sempre più isolati, più soli senza nessuna forma
di assistenza o controllo. Tutti questi fattori hanno portato ad avere un ambiente
in cui i lavoratori sessuali sono a rischio sempre di più, e ciò accade già da prima
della crisi dei club per colpa della Fueiho. Il fatto che non se ne parli rappresenta
per me la vera crisi.
La mia paura è che aprire a modifiche della legge e semplicemente escludere la
danza per poi richiuderla, renderà ancora più difficile modificarla, per chi è
ancora soggetto al controllo della Fueiho. Perché i politici diranno: “ehi abbiamo
appena cambiato la legge, voi altri siete rovinati”. Questa possibilità per me è
così tragica che mi è difficile persino parlarne.

In estate sono stato ad una conferenza alla sede centrale del Ministero per lo
sviluppo economico giapponese, e hanno parlato di creare delle città in cui i
turisti potessero divertirsi. Non si parlava solo di club, ma anche di promuovere la
danza attraverso le città. In quel contesto i club sono estremamente importanti.
Questa è un'area residenziale che non ha niente a che fare con Shinjuku e
Shibuya, la lavanderia pubblica al piano superiore è così da almeno 50 anni. C'è
della solidarietà verso quest'area e con le persone. Abbiamo pensato che fosse
interessante perché non si è mai sentito di un club sotto una lavanderia pubblica,
ed ecco come siamo finiti qui.
Ci sono tante cose a cui abbiamo dovuto prestare attenzione visto che siamo
circondati da un'area residenziale. Vogliamo avere una buona relazione con
queste persone. Abbiamo fatto squadra con la lavanderia e abbiamo distribuito
persino dei coupon per loro. Quindi, ecco, facciamo cose come questa.
I club apriranno sempre di più nei sotterranei quindi vedremo sempre più posti
come il Soup. Posti come questo stanno aumentando di numero. I club come il
Soup, piccoli e con un afflusso non troppo grande di gente, rappresentano una
zona grigia, hanno meno rotture con la legge rispetto ai grandi club, quindi
gestiamo questo posto con più tranquillità.
La cultura dei club è molto importante per me, non sarei stato in grado di
lavorare con la musica senza di loro.
Sto per esibirmi al Dommune. È stato creato secondo il concetto per cui i
weekend sono fatti per andare nei club ma per il resto della settimana Ukawa
ospita musica underground e altri generi.
Penso decisamente che gli artisti domestici dovrebbero crescere di più. Se
Ricardo Villalobos fosse stato giapponese, a molte più persone piacerebbe
andare nei club.
Il problema non è come la musica dance sia cambiata per colpa della legge
Fueiho negli ultimi 20 anni, puoi solamente cambiare ciò che si trova di fronte a
te in questo momento.
Quindi se hai l'energia di cambiare il presente allora
anche il futuro cambierà.
Ed ecco perché il Dommune sta andando così bene in
questo momento.
Non ho alcuna intenzione di riflettere nostalgicamente sul passato, rimuginare sui
bei tempi andati, se mi chiedi quando è il giusto momento io rispondo ora.
Questo tempo nel presente è fantastico, è non c'è nulla da aggiungere. Ho
frequentato l'ambiente Underground sin dal suo inizio e penso di far parte delle
persone che hanno continuato a ballare nell'oscurità. E se sono un abitante
dell'ambiente underground da 30 anni posso solo dire che ora, questo momento,
è magnifico. Ogni era è stata fantastica e la scena dei club in questo momento
esiste grazie alla grandiosità dei tempi passati, evolvendo ma anche rivisitando
le caratteristiche del passato.