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MFW: 5 brand indipendenti che ci sono piaciuti

Con l’inizio di Ottobre e la fine della Fashion Week di Milano è sempre bello potersi soffermare su quello che la moda racconta, soprattutto quando a farlo sono designer indipendenti che accanto a stilisti e marchi di moda che hanno fatto la storia del Made in Italy riescono a ritagliarsi uno spazio, un pubblico affezionato che riesce a carpire il loro messaggio.


Abbiamo selezionato 5 designers da cui siamo rimasti particolarmente colpiti: partiamo con Giorgiandreazza, che ha scelto di esaltare una comunicazione essenziale tramite l’utilizzo della tecnologia, passando per la celebrazione del corpo di Alessandro Vigilante fino ad arrivare a Reamerei, che con silhouette non binary si propone di stimolare il suo pubblico verso una crescente libertà di espressione totale. Dhruv Kapoor e i suoi capi vibranti e pop, che arricchiti da elementi rave e volumi over vogliono essere una manifesto caleidoscopico delle emozioni della mente umana, per poi finire con AC9, che intitolando la collezione “Stereotypes” lascia già intuire come sempre più la moda si tenda verso l’abbattimento degli stereotipi e le differenze di genere.



Giorgiandreazza - Drriinpuppy


La SS23 di Giorgiandreazza, “Driinpuppy”, vuole essere una rappresentazione del mondo ideale della designer, caratterizzato da una comunicazione spontanea ed elementare, che si realizza attraverso la sinergia tra moda, musica e tecnologia. I capi sono stati creati in collaborazione con due sound artists, Luca Pagan e Federico Garbin, e grazie a speciali sensori riescono a rilevare in tempo reale i movimenti del corpo di chi li indossa, dando così vita a una performance collettiva dal nome “Coro Eterno”. Questo ritorno a un dialogo puro ed essenziali si traduce in silhouette destrutturate e una palette colori che spazia da nuances neutre come il bianco e il beige per arrivare a tonalità vibranti come l’arancio e il lilla, che uniti in un unico look restituiscono l’estetica fancy e “paperina” propria del brand.




Alessandro Vigilante - Atto IV / Body Language


“Body Language” è una lettera d’amore che Alessandro Vigilante ha scritto e cucito per il corpo, che tramite il movimento riesce ad esprimere le sue innumerevoli faces. Giacche e pantaloni oversize vengono abbinati a body e catsuit che diventano una seconda pelle, riuscendo così a garantire la libertà di movimento necessaria alla danza contemporanea, da sempre fonte di ispirazione del designer, mentre ad altri abiti vengono sottratti centimetri di tessuto per far sì che lo spettatore possa vedere lo sforzo fisico compiuto dallo stesso corpo che danza. Non mancano gli elementi distintivi di Vigilante, che si rinnovano restando fedeli al proprio DNA: è il caso del blazer oversize Pina Bausch, che viene proposto in lino croccante nei toni naturali del nude e del gesso, colori dominanti nella palette che spazia dai neutri fino a tonalità accese come l’arancione fluo per poi celebrare il nero grafico e il blu, colore protagonista della collezione.



Reamerei - Planaria


La collezione SS23 di Reamerei vuole essere un inno alla libertà di espressione ma anche uno spunto di riflessione per stimolare il dialogo intergenerazionale, che al giorno d’oggi risulta essere sempre più difficile. I capi, creati a partire da denim rigenerato, cotone lavorato a maglia e velluto, raccontano l’evoluzione del concetto di genere, che diventa un mezzo espressivo e non più un limite dentro al quale è obbligatorio riconoscersi. Le silhouette spaziano da pantaloni oversize fino a mini skirts abbiate a micro top, il tutto abbinati a numerose creazioni in crochet, vero protagonista della collezione, declinato in manicotti, copricapi, top e coloratissimi balaclava.



Dhruv Kapoor - The Dreamer

“The urge to never stop dreaming: our driving force”, questa la riflessione da cui Dhruv Kapoor è partito per creare la collezione SS23, esplora in chiave ironica e fashion la complessità della nostra mente. La palette colori è vibrante, le silhouette morbide ci ricordano che l’atto del vestirsi deve essere comfy senza mai rinunciare allo stile e al suo significato: è così che stampe macro coccodrillo diventa la rappresentazione della consapevolezza emotiva, mentre i fiori che sbocciano sono il simbolo della rinascita spirituale, il tutto inframezzato da scritte pop posizionate in maniera casuale ed elementi che rimandano alla cultura rave, in un intreccio iper vitale che ci porta verso un utopico nuovo ordine mondiale. Sicuramente il must-have della collezione che riassume la visione di Kapoor sono le felpe over, stampate, grafiche, colorate abbinate ad abiti attillati, coordinati crop top e minigonna e scintillanti gonne di paillettes.



AC9 - Stereotypes


Alfredo Cortese porta in passerella la rottura degli stereotipi con una collezione che gioca tra romantico e post punk con l’obiettivo di rileggere il contrasto tra maschile e femminile. Abiti a sirena bianchi vengono contrapposti a face jewels underground, romantici harness in pizzo sfilano sopra pantaloni cargo in seta trasparente. Bianco e nero sono protagonisti della palette colori, che tuttavia lascia spazio al grigio perla, al rosa pallido e al rosso. Il designer parla di “leggerezza piegata”, dove la leggerezza viene tradotta in abiti lingerie e giacche oversize, che accompagnano silhouette più rigide date da crop top e minigonne ricoperti di gemme e mini dress attillati.



Il quadro che emerge dalla Milano Fashion Week ss23 è sicuramente quello di una moda attiva, che spezza le catene simboliche legate ai giudizi e agli stereotipi di genere in favore di un abbraccio totale verso la libertà di espressione, considerata sia un mezzo creativo per gli stilisti sia una necessità vera e propria per la società, stanca di dover sottostare a questa o quella’etichetta.


Le identità dei diversi brand sono forti e visibilissime, ma è possibile comunque cogliere un fil rouge legato alla volontà di esprimere quanto maschile e femminile siano termini quasi obsoleti, non rappresentativi di come siamo e di come ci sentiamo. E se c’è una cosa bellissima della moda è la possibilità di leggere questo messaggio tradotto in modi diversi dalla loro poetica, dai loro disegni, dal loro amore, dalla loro unica e originalissima moda.



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ENG


With the beginning of October and the end of fashion week in Milan, it is always lovely to be able to dwell on what fashion tells. Especially if they are independent designers who - alongside designers and fashion brands that have built the history of Made in Italy - manage to carve out a space and a loyal audience able to capture their message.


We have selected five designers that have particularly impressed us: starting with Giorgiandreazza, who chose to enhance an essential communication through technology, passing through the celebration of the body with Alessandro Vigilante and then Reamerei, with non-binary silhouette it aims to stimulate his audience towards growing freedom of total expression. Finally, Dhruv Kapoor, with his vibrant and pop garments enriched with rave elements and over volumes, wants to be a kaleidoscopic manifesto of the emotions of the human mind. In the end, AC9, with its "Stereotypes” collection, hints at how more and more fashion tends to eliminate stereotypes and gender differences.



Giorgiandreazza - Drriinpuppy


The SS23 of Giorgiandreazza, "Driinpuppy,” wants to be a representation of the ideal world of the designer, characterized by spontaneous and elementary communication, which is achieved through the synergy between fashion, music, and technology. The garments were created in collaboration with two sound artists, Luca Pagan and Federico Garbin. Thanks to special sensors can detect in real-time the movements of the wearer’s body, thus creating a collective performance called "Coro Eterno” . This return to a pure and essential dialogue translates into unstructured silhouettes and a color palette that ranges from neutral nuances such as white and beige to vibrant shades such as orange and lilac, which combined in a single look return the fancy aesthetic and “papering” of the brand.




Alessandro Vigilante - Atto IV / Body Language


"Body Language" is a love letter that Alessandro Vigilante wrote and sewn for the body, which through the movement, manages to express its countless faces. Oversize jackets and trousers are combined with bodysuits and catsuits that become a second skin, thus ensuring the freedom of movement necessary for contemporary dance, always a source of inspiration for the designer. At the same time, other clothes are subtracted from inches of fabric to ensure that the viewer can see the physical effort made by the same body dancing. There is no lack of distinctive elements of Vigilante, which are renewed by remaining faithful to their DNA: this is the case of the oversize blazer Pina Bausch, which is proposed in crisp linen in natural shades of nude and chalk, dominant colors in the palette that ranges from neutral to bright shades such as fluorescent orange and then celebrate the graphic black and blue, the primary color of the collection.



Reamerei - Planaria


Reamerei’s SS23 collection aims to be a hymn to freedom of expression and food for thought to stimulate intergenerational dialogue, which today is increasingly difficult. The garments, created from regenerated denim, knitted cotton, and velvet, tell the evolution of the concept of gender, which becomes a means of expression and no longer a limit within which it is mandatory to recognize. The silhouettes range from oversize trousers to mini skirts and micro tops, all combined with numerous crochet creations, the true protagonist of the collection, declined in sleeves, headdresses, shelters, and colorful Balaclava.



Dhruv Kapoor - The Dreamer


"The urge to never stop dreaming: our driving force" is the reflection from which Dhruv Kapoor started to create the SS23 collection, which explores in an ironic and fashion key the complexity of our mind. The color palette is vibrant; the soft silhouettes remind us that the act of dressing must be comfy without ever sacrificing style and its meaning: this is how macro crocodile prints become the representation of emotional awareness, While the flowers that bloom is the symbol of spiritual rebirth, all interspersed with pop writings placed randomly and elements that refer to rave culture, in a hyper vital plot that leads us to utopian new world order. Surely the must-have of the collection that sums up the vision of Kapoor are the sweatshirts over printed, graphic, colored combined with tight dresses, coordinated crop tops and miniskirts, and sparkling sequin skirts.



AC9 - Stereotypes


Alfredo Cortese brings on the catwalk the breaking of stereotypes with a collection that plays between romantic and post-punk to reread the contrast between males and females. White mermaid dresses are contrasted with underground face jewels, romantic harness lace parade over cargo pants in transparent silk. Black and white are the protagonists of the color palette, which, however, leaves room for pearl grey, pale pink, and red. The designer speaks of "folded lightness", where lightness is translated into lingerie dresses and oversize jackets, which accompany more rigid silhouettes given by crop tops and miniskirts covered with gems and tight midi dresses.




The picture that emerges from this Milan Fashion Week ss23 is undoubtedly that of an active fashion, which breaks the symbolic chains linked to judgments and gender stereotypes in favor of a total embrace of freedom of expression, considered both a creative means for designers and an absolute necessity for society, tired of having to submit to this or that label.


The identities of the different brands are strong and very visible. However, it is still possible to grasp a common thread linked to the desire to express how masculine and feminine are almost obsolete terms, not representative of how we are and feel. And if there is one beautiful thing about fashion, it is the possibility to read this message translated in different ways from their poetics, their designs, their love, and their unique and very original style.









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