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IN FOCUS: Linecheck Festival | Sara Sani

Venerdì 25/11/2022


Sara Sani suona al LINECHECK FESTIVAL x MOVEMENT RADIO al BASE di Milano - centro culturale poli-funzionale che produce innovazione socialecontaminazione culturale tra arti, imprese e tecnologia nel cuore del quartiere Tortona, a Milano.


Abbiamo trascorso un pomeriggio con lei all’interno del complesso ex-Ansaldo, uno dei più importanti progetti di riqualificazione urbana in Europa.


Musica e architettura coesistono e comunicano insieme attraverso gli scatti di Francesco Bartoli Avveduti.



supported by k-way




Quest'anno Linecheck ha scelto come tema "In Exile", esplorando come, nel mondo post pandemia, le comunità artistiche e gli individui continuino a cercare un senso di appartenenza e di identità. Le Web Radio sembrano inserirsi perfettamente in queste nuove architetture. La loro recente ascesa in tutto il mondo ha contribuito a disegnare nuove geografie per l'industria musicale, dando agli ascoltatori l'opportunità di approfondire le scene locali e di entrare in contatto con artisti e operatori culturali al di là dei confini e dei media tradizionali. Come avviene la scelta della selezione musicale di un tuo set? Quali sono le tue ispirazioni? Credi che la musica possa essere d’aiuto nel creare un senso di appartenenza nei confronti dell’ascoltatore?


La mia ricerca parte da artistə che ho conosciuto in serate e festivals musicali, soprattutto quando vivevo a Barcellona e scattavo moda, ritratti e lifestyle per magazines e brands streetwear.


La musica ha il potenziale di creare comunità. Oggigiorno le comunità si formano spesso online, formando reti intra- e internazionali.

Per noi persone delle post-diaspora, con il nostro vissuto permeato di cultura occidentale, la musica ci ha aiuta a perderci e a (ri)trovarci in mondi sonori che magari non abbiamo mai sentito, ma che in qualche modo si connettono alle nostre origini.

Lasciandosi trascinare da queste sonorità come dai testi, possiamo liberare il corpo, una liberazione attraverso il movimento.




Movement Radio è una stazione radio internazionale online 24/7 con sede ad Atene. Esplora le interazioni interculturali, i discorsi politici e teorici e le riflessioni sul movimento delle persone del Mediterraneo e non solo, attraverso una serie di brani commissionati, mixtape tematici, interviste, DJ set e altro ancora. Attualmente, Movement Radio si concentra su Mediterranean Futures, una serie di eventi dal vivo e online che fungono da mappa sonora e culturale, mettendo in evidenza gli incroci tra musica, cultura e politica nell’area. In che modo sei entrata in contatto con Movement Radio? Cosa ti lega così tanto a questa realtà?


Molto casualmente una dj con cui vivevo ad Atene sapendo che conoscevo un pò di gente della scena neo perreo/reggaeton/trap in Spagna ha deciso di propormi per fare un guest mix su Movement perché era un contenuto che mancava. Io ho proposto di fare un mix con artistə femme e queer che vengono dalla scena underground e si sono riappropriatə del linguaggio del reggaeton classico rendendolo inclusivo e empowering, perché si legava alla mia ricerca artistica.

Da lì ho continuato esplorando le nuove declinazioni del gothic reggaeton e electro dembow che hanno suoni molto più oscuri che si avvicinano molto al genere club e rave.


Quando mi hanno proposto di partecipare a Mediterranean Futures ho pensato: oggi “il futuro del Mediterraneo” sono quellə artistə figliə, come me, della diaspora post-coloniale dall’Africa centro-settentrionale.

Anche se non abbiamo vissuto in prima persona l'esperienza della migrazione,

noi creiamo dei ponti fra la cultura eurocentrica in cui siamo cresciutə e le

nostre radici, dall’altro lato del Mediterraneo.





Photographer Francesco Bartoli Avveduti

Fashion Director Gianluca Gagliardi

Stylist Giovanni de Ruvo

MUAH Arianna Lorenzato

Head Of Communication & producer Alice Suppa



ENG VERSION


Friday, 25/11/2022


Sara Sani plays at the LINECHECK FESTIVAL x MOVEMENT RADIO at Milan's BASE - a multi-functional cultural center that produces socialecontamination innovation between arts, business and technology in the heart of Milan's Tortona district.


We spent an afternoon with her inside the former Ansaldo complex, one of the most important urban redevelopment projects in Europe.


Music and architecture coexist and communicate together through Francesco Bartoli Avveduti's shots.





supported by k-way


This year Linecheck has chosen "In Exile" as its theme, exploring how, in the post-pandemic world, artistic communities and individuals continue to search for a sense of belonging and identity. Web radios seem to fit perfectly into these new architectures. Their recent rise around the world has helped draw new geographies for the music industry, giving listeners the opportunity to delve into local scenes and connect with artists and cultural practitioners across borders and traditional media. How do you go about choosing the music selection for one of your sets? What are your inspirations? Do you think music can help in creating a sense of belonging towards the listener?


My research starts from artistə I met at music nights and festivals, especially when I was living in Barcelona and shooting fashion, portraits and lifestyle for magazines and streetwear brands.


Music has the potential to create community. Nowadays communities are often formed online, forming intra- and international networks.

For us post-diaspora people, with our lived experience permeated with Western culture, music has helped us lose ourselves and (re)find ourselves in sound worlds that we may have never heard, but somehow connect to our origins.

By being drawn into these sounds as well as the lyrics, we can liberate the body, a liberation through movement.


Movement Radio is a 24/7 international online radio station based in Athens. It explores cross-cultural interactions, political and theoretical discourses and reflections on movement by people from the Mediterranean and beyond through a series of commissioned tracks, thematic mixtapes, interviews, DJ sets and more. Currently, Movement Radio focuses on Mediterranean Futures, a series of live and online events that serve as a sound and cultural map, highlighting the intersections of music, culture, and politics in the area. How did you come into contact with Movement Radio? What connects you so much to it?


Very coincidentally a DJ I was living with in Athens knowing that I knew a few people from the neo perreo/reggaeton/trap scene in Spain decided to propose me to do a guest mix on Movement because it was content that was missing. I proposed to do a mix with femme and queer artistsə who came from the underground scene and reappropriatedə the language of classic reggaeton making it inclusive and empowering, because it tied in with my artistic research.

From there I continued by exploring newer declinations of gothic reggaeton and electro dembow that have much darker sounds that are very close to the club and rave genre.


When they proposed me to participate in Mediterranean Futures I thought: today "the future of the Mediterranean" are thoseə artistsə childrenə, like me, of the post-colonial diaspora from North Central Africa.

Even if we have not experienced migration firsthand,

we build bridges between the Eurocentric culture in which we grew upə and our

our roots on the other side of the Mediterranean.






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