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In conversation with: Francesco Rossini (ROLD SKOV)



Rold Skov is a brand, an attitude and a mindset.





Ciao Francesco, innanzitutto vorrei partire dal nome: Rold Skov, da dove nasce e perchè hai scelto di dare questo nome al tuo brand?


Ciao T-Mag e prima di tutto grazie per darmi la possibilità, con questa piacevole chiacchierata, di poter discutere certi aspetti e raccontare alcuni aneddoti e curiosità legate al mondo di ROLD SKOV e che per ovvi motivi non tutti potrebbero conoscere; come per esempio da dove nasce il nome del brand, appunto.

      Parto da lontano, il mio gusto ed attenzione verso una estetica “pulita” risale ormai a tanti anni fa, poco più di una decina circa, il fascino dei primi viaggi ed esperienze nei paesi del nord-europa, completamente  rapito da una maniacale ricerca ed ossessione per i dettagli  verso quei particolari che fanno la grossa differenza, sempre. E questo lo si notava bene in tutti gli ambiti, da quello dell’arredamento, del design, passando ovviamente per la sfera dell’abbigliamento.

Ognuno di questi settori, seppur differenti tra loro, riusciva a sprigionare una forte identità, un carattere proprio, e lo faceva esprimendo una semplicità unica ed una spontaneità che colpiva comunque sempre l’obiettivo. Ecco, questo è forse il concetto che mi ha da sempre più affascinato, fino a rapirmi appunto, il fatto dell’emergere inteso proprio come riuscire a farsi notare, senza necessariamente “urlare” ma, al contrario, farlo con assoluta naturalezza che poi è diventato un concetto fondamentale su cui è basata ogni collezione diventando una sorta di mantra del brand.

Mi son già dilungato troppo ma era una introduzione che dovevo fare :) faccio un passo indietro torno alla scelta del nome; ROLD SKOV è omonimo di una  foresta danese, la seconda più grande della Danimarca se non ricordo male, ed è il luogo in cui, durante uno dei miei tanti viaggi in nord europa in particolare con tappa fissa a Copenhagen, qualche anno fa mentre stavo attraversando un periodo particolare della mia vita, i dubbi sul futuro ecc….durante una camminata introspettiva all’interno del parco stesso ho sentito come una esigenza, un richiamo, la famosa lampadina che ti si accende quando pensi di aver e avuto una giusta intuizione. Da lì la decisione che una volta rientrato in Italia poi mi sarei messo in moto per capire come muovere i primi passi per la costituzione di una società per dare vita al progetto, e da lì dunque la scelta di dare al brand lo stesso nome della foresta nella quale ho deciso di intraprendere questa via.

Ovviamente descritta così potrebbe sembrare la classica situazione in cui una persona si sveglia la mattina, decide di fare un brand e lo fa; in realtà il processo di avvicinamento e la mia passione verso il mondo della “moda” è iniziato molto prima, erano i tempi delle scuole medie, e coincide anche con il mio primissimo amore nei confronti della musica che è l’altra mia grande colonna portante quotidiana. Entrambi gli amori vanno riconosciuti ad un personaggio che ancora ad oggi rimane per me un grande punto di riferimento oltre che fonte di ispirazione, sotto diversi punti di vista, e sto parlando di Liam Gallagher ex frontman della mia band preferita di sempre ovvero gli Oasis. Lui rappresenta per me il mix letale tra estetica e musica ed è proprio in seguito al primo Cd degli Oasis che comprai all’epoca, che quelle che poco fa ho definito due amori imprescindibili riferendomi a moda e musica , hanno iniziato a  camminare a braccetto senza che mai calpestarsi, ma al contrario alimentandosi a vicenda. Il mio avvicinamento, poi trasformato in grande passione, al mondo dell’abbigliamento si è poi ovviamente sviluppato nel tempo, ma non è mai scemato negli anni e questo fatto ha giocato un ruolo fondamentale sulla mia decisione di iniziare questo progetto-sogno.

Quando nasce Rold Skov e qual'è stata la necessità di voler avere un tuo brand. Cosa vuoi esprimere attraverso Rold Skov?


ROLD SKOV nasce ufficialmente nel 2015, e debutta con la sua prima collezione per la stagione AW/16. A dire il vero il brand esisteva già da qualche mese prima di essere regolarmente registrato perché i primissimi passi sono stati fatti quelli di iniziare a fare qualche grafica minimale con il nome del brand applicata a felpe e t-shirt prefabbricate che grazie al “Cinquantotto”, un negozio di amici in centro nella mia Pesaro, ero riuscito a vendere bene all’interno del loro store e questa cosa aveva rafforzato ancora di più la mia idea di dare vita ad una collezione vera e propria.

Non c’è mai stata una necessità in particolare di voler avere un mio brand, o meglio c’è stata ma la definirei più una necessità di voler provare ad intraprendere una strada mia, personale, un progetto che mi piacesse realmente e che sentissi mio a tutti gli effetti, inseguire uno stimolo quotidiano mosso dalla ricerca e dalla passione consapevole che sarebbe ed è tutt’ora un percorso difficile da un lato ma molto affascinante dall’altro, oltre che ancora largamente inesplorato.

ROLD SKOV racchiude quell’essenza di cui accennavo prima, mescolando la qualità, l’eccellenza della manifattura italiana (in particolare quella marchigiana) l’attenzione verso i tessuti che sono tutti italiani, con una estetica basica, pulita che rimanda a quei mondi del nord-europa a cui facevo riferimento all’inizio, senza riferirsi ad uno in particolare ma focalizzandosi su un concetto più generale di contemporary menswear.



A chi si rivolge Rold Skov?


Credo che ad oggi il mondo della moda sia molto trasversale, e vada ad influenzare di conseguenza tantissimi altri settori della creatività. prima facevo riferimento alla musica ma penso anche macro mondo dell’arte e del design, piuttosto che della fotografia e del cinema solo per citare i più. Per questo penso che non ci sia un target “preciso” alla quale ROLD SKOV si rivolga ma piuttosto un insieme di visioni che appartengono allo stesso ecosistema e che sono legate da denominatori in comune perciò hanno buonissime possibilità di incontrarsi tra loro.

 Come avviene la ricerca delle collezioni Rold Skov?


Nelle collezione di ROLD SKOV la ricerca parte sempre da un determinato tema specifico, dalla quale poi si sviluppa un moodboard approfondito e sulla quale ci si focalizza per la costruzione di ogni collezione. Il tema può essere influenzato da tutto ciò che orbita attorno ai miei gusti personali; l’idea può venire dalle sonorità di un disco (come è avvenuto per l’attuale SS20 ispirata dall’album PLANTASIA) piuttosto che da alcuni scatti di look rubati in strada ad anziani, o più semplicemente prendendo spunto da personaggi o scene di serie tv e documentari di vario genere.




Una volta identificato il tema sulla quale verrà sviluppata la nuova stagione, ci si concentra poi nell’approfondirlo attraverso tanta ricerca, non solo ed esclusivamente online,e le immagini di riferimento vengono salvate ed inserite in questo moodboard generale che non è altro che un mega raccoglitore di idee che funge da guida per tutta la fase creativa e sviluppo della collezione.

Da chi è formato il team Rold Skov, chi c'è dietro le quinte?


Sorrido perché tutti le persone alla quale rispondo a questa domanda rimangono sempre stupiti della mia risposta e magari all’inizio non vengo preso nemmeno troppo sul serio.

Perché la verità è che dietro le quinte fino ad oggi ci sono sempre stato unicamente io, in mezzo a tante difficoltà ma anche soddisfazioni devo dire.

E questo lo specifico non perché debba essere visto come un eroe o cose del genere, assolutamente, ma semplicemente perché per iniziare a muovere i primis passi per portare avanti un progetto personale come ROLD SKOV, inizialmente è inevitabile che si è costretti a ricoprire anche quindici ruoli diversi al giorno, perché non ti puoi permettere di stipendiare qualcuno che li ricopra per te. In questi anni sono passato dall’essere il founder del brand, al magazziniere quando arrivava il momento di spedire la merce, passando per il direttore creativo, l’amministratore, il commerciale e tante altre mansioni necessarie affinché una azienda, seppur piccola ma in costante crescita, possa funzionare.

Fortunatamente poi, in questi percorso ho incontrato persone sempre più attratte dal mondo ROLD SKOV, penso ad alcuni amici storici che nel tempo sono stati inglobati con piacere all’interno del progetto i sono stati molto importanti in determinate fasi, ma anche a persone che ho avuto il piacere di conoscere durante questi pochi anni del brand , che si sono interessati al progetto e della quale sono diventati parte integrante in seguito, sposandolo a 360 gradi anche solo per periodo di medio-breve durata.

Una delle cose a cui tengo di più e che tendo a fare spesso, è quella di coinvolgere artisti, grafica designer, video maker, creativi in generale di Pesaro, cercando collaborazioni che possano rendere ancora di più l’idea di autenticità, di realtà che c’è dietro all’immaginario di ROLD SKOV ed al suo spirito NO FAKE.

In che modo la moda incontra la musica in Rold Skov?


La musica è un fattore importantissimo che ruota attorno a ROLD SKOV, perché lo è inevitabilmente anche per me nel quotidiano, da anni.

Moda e musica si mescolano nel brand, creando una miscela che esprime l’essenza di entrambi e la traduce in capi da indossare, come il nostro modello di track pant alla quale ho dato il nome di LG (sempre riferimento a Liam Gallagher) perché sviluppato sulla base di un pantalone che indossava il cantante durante un live a Tokyo nel 1997; o più in generale si traduce in una attitudine, o un sentimento che si vuole trasmettere come per esempio la sensazione di perdizione di sè stessi che ho cercato di fare emergere nella campagna dell’attuale Spring summer 2020.

Ovviamente la musica ricopre un duplice ruolo, non sempre e solo quello di fonte ispiratrice ma anche molto più semplicemente quello di compagna perfetta durante le lunghe giornate di lavoro in studio.



Una parola che rappresenta ROLD SKOV e perché.


AUTENTICO, perché tutto il background personale che ho sviluppato negli anni e che continuo tutt’ora a sviluppare attraverso costanti ricerche mi permette di poter affermarlo al 1000%, e ovviamente tutto il tutto si riflette in ROLD SKOV.

Tutti i vari mondi che ruotano attorno al brand sono basati su gusti reali e concetti genuini, profondi e neanche minimamente costruiti; ROLD SKOV non è un brand hype e nemmeno vuole esserlo.

Progetti per il futuro?


Solitamente mi piace concentrarmi bene sul presente e muovermi bene “step by step” per quanto nel campo della moda questo sia possibile, oltre al fatto che non mi piace troppo sbilanciarmi e fare proclami fino a quando una cosa non sia certa. Posso solo dire che fortunatamente nell’ultimo anno c’è stato una bella crescita di ROLD SKOV sopratutto nella parte dell’asia orientale e per questo autunno è in programma un bel tour in Giappone dove si parlerà magari anche di qualche collaborazione figa ma della quale al momento non posso svelare :)

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